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SULMONA – Un detenuto di 50 anni, Rosario Scalia, è stato trovato senza vita nella propria cella all’interno del carcere di massima sicurezza di Sulmona. L’uomo, secondo quanto emerso, era considerato dagli inquirenti vicino al boss Matteo Messina Denaro. Il decesso è stato scoperto nella serata del 24 dicembre dagli agenti della polizia penitenziaria.
In base alle prime informazioni, la morte potrebbe essere riconducibile a cause naturali, ma sulla vicenda è stato disposto un accertamento medico-legale per chiarire con precisione cosa sia accaduto. La Procura ha infatti ordinato l’autopsia, mantenendo aperte tutte le ipotesi fino all’esito degli esami.
Da quanto si apprende, Scalia avrebbe avuto alcune condizioni di salute delicate: era in sovrappeso e nelle settimane precedenti era stato sottoposto a un intervento chirurgico all’anca. Elementi che potrebbero aver inciso sul quadro clinico, ma che dovranno essere valutati dagli specialisti.
La morte in cella ha fatto scattare le procedure previste in questi casi, con gli accertamenti affidati agli inquirenti per ricostruire le circostanze del decesso e verificare eventuali responsabilità. Saranno i risultati dell’autopsia a stabilire le cause effettive della morte.
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