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NUMANA - La foca monaca è tornata a far capolino sulla giorno di Natale sulla Riviera del Conero dove l’animale aveva fatto la sua comparsa la mattina della Vigilia a Numana attirando curiosi e fotografi.
Nelle ultime ore, sui social, si moltiplicano però gli appelli a non disturbare l’esemplare e a consentirle di riposare indisturbata per almeno 24 ore consecutive, condizione ritenuta fondamentale per il benessere dell’animale.
Secondo quanto segnalato da cittadini e volontari, la foca monaca, specie protetta e particolarmente sensibile alla presenza umana, tende a rientrare immediatamente in mare non appena viene disturbata.
In rete sono circolati nuovi video che documentano la sua presenza a riva, seguiti però da un rapido allontanamento. In uno degli appelli più condivisi, postato da Simone Gatto si denuncia un episodio avvenuto nelle prime ore del giorno: la foca, che dormiva sotto alcune strutture vicino a un albergo, sarebbe stata disturbata dall’avvicinamento di un fotografo che si è avvicinato con il cellulare, svegliandosi e tornando in acqua.
"Animali in questo stato - si legge - hanno bisogno di stare a terra anche più di 24 ore continuative".
Da qui la proposta, rilanciata online, di istituire un comitato di cittadini volontari per sorvegliare l’area scelta dall’animale come rifugio, garantendole tranquillità.
Un utente ha annunciato la disponibilità a mettere a disposizione un contributo di mille euro per sostenere l’iniziativa, purché venga documentata una sosta indisturbata della foca per oltre 24 ore.
Gli appelli a mantenere le distanze e a rispettare l’animale sono stati indirizzati anche a enti e associazioni impegnate nella tutela della fauna marina.
L’obiettivo condiviso resta quello di proteggere un evento considerato eccezionale per l’Adriatico, evitando che la curiosità umana comprometta la permanenza della foca monaca lungo le coste marchigiane.
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