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ASCOLI PICENO - Momenti di apprensione sui Monti Sibillini, nel territorio Piceno, dove due alpinisti sono rimasti in difficoltà durante un’ascensione lungo la parete nord di Cima del Lago. L’allarme è scattato nel pomeriggio di lunedì, quando i due uomini, uno proveniente da Roma e l’altro da Bologna, non sono più riusciti a proseguire in sicurezza lungo il Canale nord di Cima del Lago, una via invernale tecnica e isolata.
Ricevuta la richiesta di aiuto, il Soccorso Alpino e Speleologico Marche ha attivato immediatamente le operazioni di ricerca. Considerata la complessità dell’area e le difficoltà di accesso via terra, è stato deciso di impiegare le tecnologie aeree. Determinante l’utilizzo di un drone, condotto da un pilota S.A.P.R. del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, che ha consentito di sorvolare la parete, esplorare i canaloni e localizzare con precisione la posizione dei due alpinisti.
Grazie alle immagini trasmesse in tempo reale, i soccorritori sono riusciti a ridurre sensibilmente i tempi di ricerca in un ambiente impervio e difficile da raggiungere. Una volta individuata la zona, una squadra del Soccorso Alpino si è mossa a piedi verso l’area indicata. Nel frattempo, i due alpinisti sono riusciti autonomamente a raggiungere il Bivacco Zilioli, punto di riferimento per la sicurezza in quota.
Qui sono stati raggiunti dai soccorritori, presi in carico e accompagnati lungo il rientro fino alle auto, senza riportare conseguenze. A supporto dell’operazione, a Forca di Presta sono rimaste operative due squadre dei Vigili del Fuoco e cinque squadre del Soccorso Alpino e Speleologico Marche, pronte a intervenire in caso di necessità.
L’intervento si è concluso positivamente e conferma ancora una volta il ruolo centrale dei droni nelle attività di soccorso in montagna, la prontezza operativa del Soccorso Alpino e Speleologico e l’importanza di affrontare la montagna con adeguata preparazione e attenzione alla sicurezza.
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