Chieti – Avvistamenti di orsi, dal Prefetto disposizioni ai sindaci

CHIETI - I sindaci, che non vi abbiano già provveduto, dovranno emanare il divieto per la cittadinanza di avvicinarsi per qualsiasi motivo all’orsa ’Bambina’ che con i tre cuccioli è stata avvistata più volte nei territori di Lama dei Peligni, Taranta Peligna e Palena, oltre a vietare l’abbandono di cibo e di rifiuti, che rappresentano un’attrattiva per l’orso, in modo da non favorire ulteriori avvicinamenti dell’animale al centro abitato.

È quanto disposto nella riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduta dal prefetto di Chieti, Gaetano Cupello, alla quale hanno partecipato anche i sindaci dei tre Comuni, oltre ai vertici provinciali delle forze dell’ordine, i rappresentanti della Regione Abruzzo, dell’Ispra e dell’Ente Parco Nazionale Majella, del reparto Carabinieri del parco.

Ai proprietari di pollai viene raccomandato di adottare adeguate misure di sicurezza, al fine di evitare che siano facilmente oggetto di predazione da parte degli orsi e, quindi, costituiscano un elemento attrattivo che li spinga ad avvicinarvisi.

Il prefetto ha inoltre disposto che i carabinieri del Comando Provinciale e del Reparto Parco Nazionale della Majella, ove possibile integrati da unità delle altre forze dell’ordine, proseguano nei servizi di vigilanza già in atto ed intervengano qualora si verifichino episodi di avvicinamento da parte dei cittadini. Secondo quanto riferito dal rappresentante dell’ente Parco, che continuerà a fornire le recinzioni elettrificate ancora disponibili per i pollai e le stalle ubicate nel centro urbano, dal monitoraggio condotto sull’orsa e sui tre cuccioli, emerge che questi starebbero facendo ritorno ad Alfedena, luogo di provenienza, dove verosimilmente entreranno in letargo.

È stata segnalata inoltre la presenza di un ulteriore esemplare di orso, probabilmente appartenente ad una precedente cucciolata del 2023 dell’orsa ’Bambina’, avvistato tra Palena e Lettopalena, al quale sarà applicato un radiocollare dal personale specializzato del Parco, in modo da consentirne il monitoraggio in tempo reale nell’attesa che raggiunga la località di provenienza.