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Tre manager di Tod’s spa sono indagati per caporalato e la stessa società è stata iscritta per la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti, in relazione allo stesso reato, in un’inchiesta della Procura di Milano che già nei mesi scorsi, come emerso ad ottobre, aveva portato a chiedere l’amministrazione giudiziaria per il colosso della moda per omessi controlli nella catena dei subappalti della produzione in opifici cinesi.
Ora il pm di Milano Paolo Storari, come risulta da una richiesta al gip di interdittiva per Tod’s, ovvero uno stop alla pubblicità dei propri prodotti per sei mesi, ha individuato non più solo responsabilità omissive dei responsabili dell’azienda, ma anche ipotesi dolose.
In particolare, i manager della società di Diego Della Valle, come si legge negli atti delle indagini del Nucleo ispettorato lavoro dei carabinieri, non avrebbero tenuto "minimamente conto dei risultati" di alcune "ispezioni" negli opifici cinesi – in particolare le sei avvenute tra le province di Milano, Pavia, e nelle Marche tra Macerata e Fermo - e di "audit" su quei fornitori che "davano atto di numerosi indici di sfruttamento" dei lavoratori, per quanto riguardava, tra l’altro, gli orari di lavoro, le paghe, le norme di sicurezza e le "condizioni alloggiative degradanti".
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