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Quasi cinquemila procedure di elettrofisiologia nell’arco di un decennio – seicento solo nel 2024 – e oltre duemila visite ambulatoriali all’anno: sono i numeri che descrivono l’attività dell’Ast di Ascoli, che questa mattina ha inaugurato il nuovo laboratorio dedicato all’aritmologia all’interno della cardiologia e Utic dell’ospedale “Mazzoni”. La struttura è stata intitolata a Luigi Luciani, cardiologo e fisiologo ascolano vissuto tra Ottocento e Novecento. Alla cerimonia hanno partecipato l’assessore regionale alla Sanità Paolo Calcinaro, il sindaco Marco Fioravanti e la nipote del medico, Lucia Luciani Cardarelli. Ad accoglierli il direttore generale dell’Ast, Antonello Maraldo, insieme alla direttrice sanitaria Maria Bernadette Di Sciascio, al primario di cardiologia Pierfrancesco Grossi e al responsabile dell’elettrofisiologia, Procolo Marchese.

Maraldo ha rivendicato il ruolo di eccellenza degli ospedali di Ascoli e San Benedetto nel campo della cardiologia, ricordando come, dopo il rafforzamento dell’emodinamica avvenuto in primavera, ora sia l’aritmologia a compiere un ulteriore salto di qualità. “I risultati certificati da Agenas – ha sottolineato – dimostrano la forza delle nostre professionalità e della tecnologia. Possiamo guardare avanti con fiducia, nonostante le difficoltà del momento”.

Sulla stessa linea Di Sciascio, che ha definito il nuovo laboratorio un tassello decisivo nel percorso di sviluppo del dipartimento cardiologico: un investimento non solo in dotazioni avanzate, ma anche in sicurezza, efficacia e appropriatezza dei percorsi clinici. La sala, infatti, permette procedure complesse e include un sistema di videocomunicazione che consente collegamenti in diretta da qualunque dispositivo.

L’intervento ha previsto un ampio rinnovo delle tecnologie – tra cui poligrafo, gestione dei segnali video e sistemi pensili – per un investimento di 310 mila euro, cui si sommano 240 mila euro già destinati al sistema fluoroscopico. Peculiare la possibilità di condividere in tempo reale le immagini delle procedure in corso.

Marchese ha ricordato come l’unità si occupi di tutte le patologie del ritmo, dalle bradicardie alle tachicardie complesse, eseguendo ablazioni avanzate, impianti di pacemaker tradizionali e senza filo, defibrillatori e dispositivi per lo scompenso. L’équipe è inoltre centro sincope accreditato.

Per Fioravanti, il nuovo laboratorio rappresenta un ulteriore passo nella crescita del “Mazzoni”, capace di attrarre sempre più pazienti anche da fuori regione. Calcinaro ha infine rimarcato l’impegno della Regione sulle sfide future, dalle liste d’attesa all’emergenza-urgenza, sottolineando il valore della cardiologia ascolana come punto di riferimento regionale.

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