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Ascoli è in lutto per la morte di Sergio Andreucci, deceduto a 64 anni dopo aver combattuto per mesi contro una malattia che non gli ha lasciato scampo. Figura conosciuta e apprezzata in città e soprattutto nel quartiere di Porta Maggiore, Sergio era il maggiore di cinque fratelli cresciuti nel segno del calcio e dell’amore per l’Ascoli. Prima di Andrea, Gianni, dei gemelli Stefano e Piergiorgio, e di Massimo – conosciuto da tutti come “Turella” e scomparso prematuramente alcuni anni fa in un incidente stradale – In molti lo ricordano giovane portiere dell’Elettrocarbonium. Una passione, quella per il calcio, che aveva segnato la sua giovinezza e lo aveva accompagnato per tutta la vita.
Accanto a lui, negli ultimi mesi segnati dalla malattia, la moglie Sandra e il figlio Lorenzo, che gli sono rimasti vicino durante una prova affrontata con coraggio e determinazione. Nonostante la forza con cui aveva lottato, la malattia si è rivelata più forte.
La notizia della sua scomparsa ha suscitato grande cordoglio in città. Numerosi amici, conoscenti ed ex compagni di squadra hanno voluto rendere omaggio alla sua memoria recandosi alla Casa funeraria Damiani in via dell’Aspo, dove è stata allestita la camera ardente. L’ultimo saluto a Sergio è fissato per lunedì 17 alle 10.30, quando si terranno le esequie.
La comunità lo ricorda come un uomo leale, solare e profondamente legato alla sua famiglia: un volto familiare che lascia un vuoto sincero nel cuore di chi lo ha conosciuto.
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