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«Credo sia giusto che si faccia chiarezza su questa vicenda, lasciandola seguire il suo percorso naturale». Con queste parole il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha commentato l’indagine aperta dalla Procura della Repubblica di Ancona che coinvolge il consigliere regionale e capogruppo di Fratelli d’Italia, Andrea Putzu, indagato per falso ideologico.
L’inchiesta trae origine da un esposto presentato dall’ex sindaco di Fermo, Saturnino Di Ruscio, che aveva sollevato dubbi sulla candidabilità di Putzu alle elezioni regionali del 2020, nelle quali lo stesso Di Ruscio era risultato il primo dei non eletti nella lista di Fratelli d’Italia. Secondo l’accusa, il consigliere non avrebbe dichiarato una condanna definitiva del 2018 al momento della presentazione della candidatura.
Acquaroli, a margine dell’assemblea generale di Confindustria Pesaro Urbino, ha voluto mantenere un tono istituzionale e distaccato: «La politica deve occuparsi d’altro e attendere con rispetto l’esito delle verifiche della magistratura. Mi auguro – ha aggiunto – che Andrea Putzu possa chiarire tutto in piena serenità».
Il presidente ha ribadito l’importanza di non alimentare polemiche: «Occorre lasciare che la giustizia faccia il proprio corso. Solo così si possono tutelare sia le istituzioni sia le persone coinvolte».
Intanto, Putzu ha dichiarato di essere tranquillo e fiducioso, affermando di non aver commesso alcun reato e di confidare nel lavoro della magistratura. La Procura dorica prosegue intanto con gli accertamenti, mentre il caso continua a suscitare attenzione nel panorama politico regionale.
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