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Nel tardo pomeriggio di domenica 3 novembre, intorno alle 19, la Sala Operativa della Questura di Fermo ha ricevuto una chiamata di emergenza dal personale del 118. In Contrada Camera, un uomo era stato segnalato privo di sensi, disteso a terra accanto alla propria autovettura.
Sul posto è intervenuta una pattuglia della Squadra Volante, che ha rinvenuto l’auto indicata. All’interno del veicolo gli agenti hanno subito notato alcune cartucce da caccia, mentre il proprietario era già stato trasportato al pronto soccorso di Fermo. Contattato il personale sanitario, la polizia ha appreso che il 54enne, residente a Porto San Giorgio, era stato colpito da una probabile intossicazione dovuta all’abuso di alcol.
L’auto è stata condotta in Questura per la custodia, insieme agli effetti personali dell’uomo, che, una volta dimesso, è stato invitato a presentarsi per riaverla. Tuttavia, la presenza delle munizioni ha indotto gli agenti della Divisione Amministrativa a verificare la posizione dell’uomo in merito al possesso di armi, come previsto dalla normativa che impone ai titolari di licenze di essere persone affidabili e di custodire in modo sicuro il proprio armamento.
Dagli accertamenti è emerso che, alla luce della diagnosi di “intossicazione alcolica”, tali requisiti risultavano venuti meno. È stato quindi disposto il ritiro cautelativo delle armi e delle munizioni legalmente detenute dal sangiorgese, possessore di sette fucili da caccia e di numerose cartucce.
Durante il sopralluogo nell’abitazione dell’uomo, gli agenti hanno proceduto al sequestro delle armi denunciate. Ma il 54enne, credendo che la polizia fosse a conoscenza di tutto il suo arsenale, ha mostrato spontaneamente anche un’ulteriore arma custodita in uno sgabuzzino, dichiarando che appartenesse alla madre. L’arma, insieme a cinque proiettili calibro 30-06 e tre cartucce calibro 20 mai denunciate, è stata sequestrata.
L’uomo è stato segnalato per detenzione abusiva di armi e munizioni e per inosservanza delle norme sulla custodia. Nei prossimi giorni la sua posizione verrà rivalutata in merito al titolo di detenzione.
L’operazione, sottolinea la Questura di Fermo, conferma l’impegno costante della Polizia di Stato nel controllo e nella prevenzione in materia di armi, a tutela della sicurezza pubblica.
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