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Andrea Santori ha rassegnato le dimissioni dalla presidenza della Svem, la società in house della Regione Marche che segue programmi e progetti finanziati con fondi europei. La decisione è stata formalizzata con una lettera inviata al presidente della Regione, Francesco Acquaroli, nella quale Santori comunica la volontà di chiudere anticipatamente il proprio mandato.
Insediatosi a gennaio 2022, Santori avrebbe dovuto restare in carica fino al biennio 2027-2028. Ha invece scelto di interrompere il percorso e di rimettere l’incarico nelle mani del governatore. Nelle comunicazioni recapitate alla Regione, l’ormai ex presidente ripercorre l’attività svolta alla guida della partecipata, rivendicando i risultati conseguiti e ringraziando Acquaroli per la fiducia accordata in questi anni.
Ora spetta alla Giunta regionale prendere atto delle dimissioni e avviare l’iter per individuare la nuova guida della Svem, chiamata a proseguire la gestione dei programmi europei e i cantieri progettuali avviati con l’Ufficio speciale e gli enti locali.
Negli ultimi mesi la società era finita nel mirino delle opposizioni per alcune scelte gestionali attribuite a Santori. Le contestazioni politiche si sono tradotte anche in un esposto presentato dall’esponente Pd Alessia Morani all’autorità giudiziaria. In attesa di eventuali sviluppi, resta il quadro di una partecipata strategica che dovrà affrontare una fase di transizione ai vertici, con l’obiettivo di garantire continuità ai progetti in corso e al rapporto con i territori.
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