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OSIMO - Momenti strazianti con dolore indescrivibile alla chiesa parrocchiale di San Biagio di Osimo per il funerale di Tommaso Bruciaferri, il 14enne morto in seguito ad un incidente con la propria moto mentre stava andando a scuola venerdì scorso.
Una chiesa piena soprattutto di giovani e giovanissimi che, non riuscendo ad entrare per l’enorme folla presente, hanno seguito in centinaia anche dall’esterno dove erano stati posizionati degli schermi.
Prima dell’ingresso in chiesa della bara, gli amici hanno voluto fare sentire il rombo delle moto, proprio come piaceva a Tommaso.
Altri tenevano stretti palloncini bianchi da lanciare poi in cielo per farli volare assieme a lui.
E gli stessi amici, con le loro voci e le loro testimonianze, hanno aperto la messa funebre, poi concelebrata dall’arcivescovo di Ancona Osimo Angelo Spina con il parroco di san Biagio don Michele Montebelli.
Particolarmente toccanti i messaggi di Marica, la fidanzata di Tommaso, letto da una sua amica e quello del suo primo amore, la ragazza con la quale Tommy aveva continuato a mantenere un’amicizia speciale.
Dall’altare, tante altre emozioni di ragazzi che hanno detto di avere avuto la fortuna di conoscere un amico eccezionale come Tommaso, ed a nome della scuola che frequentava da solo poco più di un mese, il ricordo della dirigente che ha annunciato che l’istituto ricorderà con segnali tangibili il loro studente.
"Peta", questo il soprannome di Tommaso, lascia la mamma Supy, il papà Alessandro, la sorella Victoria che si sono stretti nel loro immenso dolore e che hanno continuato a guardare la bara per tutta la durata della celebrazione funebre.
Tutta la comunità si è stretta attorno alla famiglia sin dal primissimo momento di questa tragedia, mentre in segno di lutto, il Comune di Osimo ha indetto il lutto cittadino. Nel palazzo comunale e nell’istituto superiore che Tommaso frequentava sono state esposte le bandiere a mezz’asta.
La scuola che frequentava il ragazzo si è fermata anche nei giorni scorsi per ricordarlo con un grande cerchio nel cortile, mentre tanti studenti hanno invece acceso lanterne bianche in un parco ad Ancona.
Peta era uno sportivo (amava i motori, il calcio giocando nel Candia Baraccola ed il judo) e per lui è stato osservato un minuto di silenzio negli ultimi incontri di calcio della Giovane Ancona e dei Giovanissimi del Castelfidardo.
Tommaso aveva perso il controllo del proprio mezzo a San Biagio, lungo la Strada Statale Septempedana, all’incrocio tra via D’Ancona e via Montegalluccio, nei pressi della curva del distributore di benzina Q8, probabilmente a causa dell’asfalto bagnato, finendo contro un furgone che stava procedendo nella corsia opposta di marcia.
Il ragazzo era appena uscito di casa per recarsi a scuola all’istituto Corridoni Campana di Osimo, dove aveva appena iniziato il suo primo anno da studente delle scuole superiori.
A seguito dell’incidente è stato aperto un fascicolo per omicidio colposo da parte della Procura, ma senza indagati ed essendo già chiara la dinamica, non ha ritenuto necessaria l’autopsia sul corpo del ragazzo, ma solo un esame esterno.
E Peta rimarrà sempre per sempre nei cuori di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo.
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