Affidopoli - Indagato anche l’ex capo di gabinetto di Ricci

Si allarga l’inchiesta Affidopoli. Salgono infatti a 25 gli indagati nell’inchiesta sui cosiddetti affidi facili del Comune di Pesaro nel periodo in cui era sindaco Matteo Ricci, ora europarlamentare dem, che è stato già sentito e ha respinto l’accusa di corruzione. Tra i chiamati in causa dalla Procura, c’è anche Massimiliano Amadori, ex capo di gabinetto di Ricci che sostituì Franco Arceci (anche lui indagato) dopo il pensionamento, e capo di gabinetto dell’attuale sindaco Andrea Biancani.
Amadori ha ricevuto una avviso di accertamento tecnico non ripetibile e un avviso di garanzia per l’ipotesi di concorso in corruzione, la stessa di Matteo Ricci, Massimiliano Santini, ex collaboratore dell’allora sindaco, e di Stefano Esposto, presidente delle due onlus Opera Maestra e Stella Polare che avrebbero ricevuto gli affidi dal Comune per realizzare opere in città ed eventi bypassando le procedure di gara.
Sugli sviluppi dell’inchiesta è intervenuto l’ex sindaco Ricci: "Massimiliano Amadori - ha scritto in una nota - è un lavoratore eccezionale, serio e onesto. Sono certo che dimostrerà la sua totale estraneità ai fatti contestati. Facciamo lavorare serenamente la magistratura, - ha concluso - collaborando e confidando al più presto che venga stabilita finalmente la verità su questa vicenda"