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CHIETI – Momenti di paura ieri sera sulla Maiella per quattro giovani escursionisti campani rimasti bloccati in quota, nei pressi del rifugio Manzini, a circa 2.400 metri di altitudine, durante una gita verso la vetta del Monte Amaro. Il gruppo era partito sabato mattina, ma una ragazza si è infortunata riportando una lussazione al ginocchio, costringendo tutti a passare la notte nel rifugio.

La mattina successiva, durante il tentativo di rientro a valle, i quattro si sono trovati in difficoltà a causa del peggioramento delle condizioni meteo: neve, vento e scarsa visibilità hanno reso impossibile la discesa. Fradici e infreddoliti, hanno quindi deciso di chiedere aiuto.

La Prefettura di Chieti, su disposizione del prefetto Gaetano Cupello, ha coordinato l’intervento che ha coinvolto il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo, l’Aeronautica Militare, i Vigili del Fuoco, il 118 e i Carabinieri. Le squadre di terra del Soccorso Alpino, nonostante la tormenta e la visibilità ridotta, sono riuscite a individuare il gruppo grazie al supporto del Gps.

Stabilizzati gli escursionisti, è stato richiesto l’intervento di un elicottero dell’85° Centro Sar del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare, decollato da Pratica di Mare. Il velivolo ha raggiunto la zona e ha trasportato i quattro giovani all’ospedale di Chieti, dove sono stati visitati: nessuno di loro è in gravi condizioni.

L’elicottero, con una seconda rotazione, ha poi recuperato anche i tecnici del Cnsas rimasti sul posto. Le operazioni di soccorso si sono concluse intorno alle 23.

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