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Un’avventura nata come sogno di libertà e scoperta si è trasformata in un incubo per Rudy Di Flavio, 32 anni, originario di Massa Fermana, nel Fermano. 

Partito a marzo dello scorso anno dal suo paese con l’obiettivo di raggiungere la Mongolia in sella alla sua bicicletta, il giovane è stato vittima di una brutale aggressione proprio a Ulan Bator, la capitale del Paese.


Sabato pomeriggio, intorno alle 14 ora italiana (le 20 locali), Di Flavio aveva appena preso posto in un ostello e si stava dirigendo verso le docce quando un uomo lo ha seguito e colpito con sette fendenti alla schiena. Uno dei colpi ha raggiunto l’intestino, provocando ferite gravi.


Nonostante la violenza subita, Rudy è rimasto cosciente. I primi a soccorrerlo sono stati due giovani turisti tedeschi, che hanno immediatamente allertato i soccorsi. Trasferito d’urgenza all’ospedale militare italiano di Ulan Bator, è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico e al momento si trova ricoverato: le sue condizioni sono stabili e non è in pericolo di vita.


L’ambasciata italiana in Mongolia si è subito mobilitata, mantenendo contatti costanti con la famiglia. La sorella Desiree è già in viaggio per raggiungerlo e stargli accanto durante il periodo di degenza.


Le autorità locali hanno fermato un giovane di nazionalità statunitense, sospettato di essere l’autore dell’aggressione. Secondo quanto trapela, l’uomo era già stato segnalato in passato per comportamenti violenti in altre strutture ricettive della città.

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