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È stato approvato dalla Conferenza Regionale il progetto di fattibilità tecnico-economica
per i lavori di restauro e ripristino della parte monumentale del civico cimitero di Treia
(Macerata), danneggiato dagli eventi sismici del 2016/2017. L’intervento, inserito nell’Ordinanza
commissariale 137 del 2023, prevede un investimento complessivo di 4,5 milioni di euro e  riguarda l’insediamento cimiteriale monumentale che si trova a nord ovest del centro storico che può essere distinto in tre parti; un impianto originario e due ampliamenti.
«L’impegno e la costanza che stiamo mettendo quotidianamente per restituire futuro al
cratere sismico non deve conoscere soste - ha detto  il commissario alla ricostruzione Guido
Castelli -. Ci sono comunità che devono rimettere insieme i pezzi, e noi siamo qui per
questo. Mi conforta sapere che lo stiamo facendo al meglio, grazie soprattutto alla filiera
composta dai Comuni, dall’Ufficio Speciale Ricostruzione e dalla Regione Marche guidata
dal presidente Acquaroli, che opera con puntualità ed efficienza». ’L’impianto originario risale alla seconda metà del secolo XIX. Le opere previste riguardano 14 unità strutturali per una superficie complessiva superiore ai 3.000 metri quadrati e
comprendono interventi locali di consolidamento, miglioramento sismico, adeguamento
impiantistico e abbattimento delle barriere architettoniche. Curiosità. L’edificazione dell’impianto originario dovrebbe risalire agli anni tra il 1870 e il 1900. A ciò si giunge affidandosi alla relazione del progettista, Alessandro Chelini, redatta
nel settembre del 1870 per conto dell’Amministrazione comunale e ad oggi conservata
negli archivi comunali, secondo cui il nuovo cimitero sarebbe stato costruito sul luogo della
struttura già esistente, “attuale muro di cinta”, e la cui realizzazione avrebbe dovuto
impiegare circa dieci anni’.

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