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Entro settembre inizieranno i lavori di riparazione, restauro conservativo e miglioramento
sismico della Chiesa di San Giorgio all’Isola, situata nell’omonima frazione nel comune di
Montemonaco (Ascoli Piceno), nei pressi del lago artificiale di Gerosa. L’intervento, che vede nelle vesti di soggetto attuatore la Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, rientra nel secondo piano di ricostruzione degli edifici di culto danneggiati dal sisma del 2016, come previsto dall’Ordinanza 105. Il progetto è
sostenuto da un contributo complessivo di 800.000 euro, di cui 179.111 euro sono già stati
liquidati dall’Ufficio Speciale Ricostruzione come primo acconto del 30% del contributo
concesso. «Si tratta di un passo significativo nella tutela del patrimonio culturale e religioso del
territorio di Montemonaco, di cui siamo molto soddisfatti - ha detto il commissario
straordinario Guido Castelli -. Questi luoghi magnifici dei Sibillini stanno soffrendo le
conseguenze negative del sisma, nostro dovere è di ridurre al minimo non solo i rischi per
gli edifici, ma anche lo scoramento e la fatica delle persone. Andiamo avanti consapevoli
che tanto è stato fatto e tanto c’è ancora da fare, grazie al lavoro costante che mettiamo
ogni giorno in campo con Usr, Diocesi e con la Regione guidata dal presidente Acquaroli».
’La Chiesa di San Giorgio, di origine romanica, risale probabilmente al X-XI secolo e ha
attraversato numerose trasformazioni nel corso dei secoli. Tra queste, un ampliamento nel
Quattrocento, interventi decorativi nel Cinquecento e restauri nel Novecento. L’edificio
conserva affreschi bizantineggianti del XII secolo e pitture cinquecentesche di grande
valore, tra cui una rappresentazione di San Giorgio che uccide il drago.
Il progetto prevede il consolidamento strutturale dell’edificio, con interventi mirati alla
riduzione della vulnerabilità sismica, il recupero dei paramenti murari e il restauro
dell’apparato decorativo. Particolare attenzione sarà dedicata al riposizionamento dei
frammenti crollati del dossale d’altare e al recupero degli affreschi danneggiati. Sarà
inoltre ripristinata la vela campanaria e rinnovato l’impianto elettrico, in modo da
restituire alla comunità un luogo di culto sicuro, valorizzato e pienamente fruibile’.
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