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“Andremo al Consiglio di Stato con obiettivi molto precisi: consentire a tutti i Pescaresi di tornare a votare; nel caso in cui questo obiettivo si rivelasse impossibile, per portarne a votare il maggior numero possibile, estendendo l’annullamento anche ad altre sezioni; per consentire a tutti di adempiere al loro dovere civico di votare, evitando che si voti nella settimana dopo Ferragosto. Gli strumenti per raggiungere questi obiettivi sono tecnici, giuridici e straordinariamente complessi. Quindi non sta a noi sostituirci a chi dispone delle competenze necessarie per individuare il percorso migliore che nei dettagli non è stato ancora definito”. Lo ha detto oggi Carlo Costantini nel corso di una conferenza stampa della coalizione di centrosinistra del Comune di Pescara, in vista delle prossime elezioni del 24 e 25 agosto (con le date stabilite dal prefetto di Pescara) dopo  la decisione dal Tar regionale, che ha deciso l’annullamento della consultazione per 27 sezioni cittadine (sulle 170 complessive) nelle quali sono state riscontrate irregolarità.  Elezioni vinte senza bisogno del ballottaggio dal centrodestra e dall’attuale sindaco Carlo Masci. All’incontro, nella Sala consiliare del Comune di Pescara, erano presenti il segretario regionale del Pd, Daniele Marinelli, Erika Alessandrini del Movimento 5 Stelle, il segretario regionale di Avs, Daniele Licheri, e Donato Di Matteo, in rappresentanza delle liste civiche che hanno sostenuto la candidatura a sindaco di Costantini. “La nostra coalizione - ha detto Costantini - si è posta degli obiettivi molto precisi. Il primo: restituire il diritto di votare a tutti i pescaresi, perché è troppo grave quello che è accaduto a Pescara. Talmente grave da fare quasi passare in secondo ordine anche la ricerca individuale delle responsabilità, che peraltro non spetta a noi, ma alla magistratura che è già stata investita del caso direttamente dal Tar”. “Il secondo - ha proseguito - partire dalla considerazione che nelle 27 sezioni annullate dal Tar, trascorso ormai oltre un anno, il corpo elettorale è profondamente cambiato. Il terzo, strettamente connesso al valore che la nostra coalizione attribuisce ai principi della democrazia e, tra questi, a quelli fissati direttamente nella nostra Costituzione. L’articolo 48 della Costituzione - ha affermato Costantini - ci ricorda che il voto è un diritto, ma anche un dovere civico. Ma il dovere di votare, così come qualsiasi altro dovere, deve essere possibile o comunque non deve essere ostacolato. Obbligare i pescaresi a votare a Ferragosto vorrebbe dire costringerli e comunque porli nella condizione di non poter adempiere a questo dovere civico. Dunque, Masci non deve avere paura di votare a settembre o ad ottobre; dovrebbe spogliarsi almeno in questa occasione dei vestiti di uomo di parte e condividere il fatto che, portandoli al voto a Ferragosto, i pescaresi si sentirebbero raggirati una seconda volta”.


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