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Il saldo migratorio, dal 2019 al 2023, nella montagna delle Marche è dell’1,81 per mille. È positivo. È inferiore al dato nazionale, ma è in crescita rispetto al quinquennio precedente. Un trend che come quello nazionale (+12per mille dal 2019 al 2023) apre nuovi scenari per Appennini e Alpi. 100mila nuovi ingressi nella montagna Italiana, dal 19 al 2023. Sono alcuni dati del Rapporto Montagne Italia 2025, che ieri sera è stato presentato da Uncem in Comune ad Amandola, alla presenza di molti Cittadini, numerosi Sindaci, del Prefetto di Fermo, Edoardo D’Alascio. Sono intervenuti alcuni autori del Rapporto, Luca Lo Bianco, Antonio Nicoletti, Fabio Renzi, Giampiero Lupatelli, gli autori del documento di 800 pagine, edito da Rubbettino e realizzato da Uncem nel quadro del Progetto Italiae della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Insieme, per raccontare flussi e dati del Rapporto 2025 sulla Montagna italiana.
"Voglio ringraziare Adolfo Marinangeli, Sindaco di Amandola, insieme con il Presidente Uncem Marche Giuseppe Amici - evidenzia Marco Bussone, Presidente Uncem - Perché la serata ha permesso un dibattito intenso, ricco, carico di spunti, chiuso dal Commissario Guido Castelli. Si sta facendo un lavoro importante qui, penso all’ospedale di Amandola, punto avanzato dei Sibillini e dell’Appennino, e, allargando lo sguardo, alle compensazioni di Autostrade, 6 milioni di euro per la terza corsia della A14. Un modello. Un esempio virtuoso di riconoscimento dei servizi ecosistemici, che ha visto Uncem protagonista con la Regione". Bussone ha ribadito che i dati e i punti chiave del Rapporto Montagne Italia dovranno essere al centro della campagna elettorale: con un dialogo nel merito, sui temi, tra Candidati, Sindaci, Cittadini.
Di seguito alcuni dati, sui flussi e sui saldi migratori nelle dieci "In questi giorni molto si parla di Aree interne, di spopolamento - proseguono Bussone e Amici - Come detto ieri sera dal Senatore Castelli, Uncem è sempre lontana da polemiche e questioni ideologiche. Anche in queste ore, mentre il Parlamento ha approvato il ddl Montagna, che andrà al Senato in terza lettura, Uncem sta nel merito, togliendo di mezzo stereotipi, banalità, ricorse alla non-logica dell’abbandono e dello spopolamento. Non ci appartengono. I dati del Rapporto e le analisi ci dicono che due terzi delle persone intervistate da Nando Pagnoncelli di Ipsos vorrebbero vivere in montagna. Dobbiamo lavorare. Dare servizi e opportunità di lavoro, far crescere nuovi valori di appartentenza e fiducia, speranza e coesione. Castelli ci ha confermato l’importanza di lavorare insieme sul Fondo di sviluppo coesione, per Aree interne, Strategia di Green Community, fondi per le aree montane. E con lui, con i Ministri Calderoli, Fitto, con tutto il Governo, con la nuova Regione Marche, siamo pronti a lavorare nel merito sulle Politiche di coesione comunitarie, sulla nuova programmazione europea, come ci chiedono i Sindaci come Adolfo Marinangeli. Lontani da ogni polemica, da ogni deriva ideologica, per i territori. Uncem da settant’anni agisce così".

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