Condividi:
LECCE NEI MARSI – Dopo diverse incursioni nel centro abitato, Petra, l’orsa divenuta ormai familiare agli abitanti di Lecce nei Marsi, è stata dotata di un radiocollare per monitorare con maggiore precisione i suoi spostamenti. L’operazione è stata condotta nella serata di giovedì da una squadra specializzata del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, composta da veterinari e biologi, con il supporto dei guardiaparco e dei carabinieri forestali. L’intervento è stato effettuato senza complicazioni e l’animale è risultato in buone condizioni di salute.
La decisione è arrivata al termine di un vertice promosso dal sindaco Augusto Barile e svoltosi a Lecce nei Marsi, con la partecipazione delle forze dell’ordine e del direttore del Parco, Luciano Sammarone. Durante l’incontro si è discusso dell’impatto delle recenti apparizioni di Petra, che hanno suscitato preoccupazione tra i residenti e generato una certa risonanza mediatica.
Dal confronto tra le istituzioni coinvolte sono scaturite due linee di intervento. La prima prevede una presenza rafforzata delle forze dell’ordine sul territorio, in particolare carabinieri forestali e guardiaparco, che assicureranno, anche grazie a una turnazione organizzata, il rispetto delle normative vigenti, comprese le disposizioni contenute nell’ordinanza sindacale. Le forze di polizia avranno inoltre il compito di sanzionare comportamenti inappropriati che possano favorire la presenza degli orsi nei centri abitati.
La seconda strategia riguarda il contenimento delle fonti di cibo che attraggono i plantigradi. «L’obiettivo è evitare che gli orsi trovino motivi per tornare nei centri urbani», sottolineano dal Parco, che raccomanda ai cittadini di esporre i mastelli dell’umido solo al mattino e di somministrare il cibo per gli animali domestici in modo da non lasciarlo incustodito nei giardini e cortili delle abitazioni. «Sono piccoli gesti – spiegano – ma possono davvero fare la differenza».
A supporto di questa strategia, proseguirà anche l’installazione dei cassonetti a prova d’orso, già avviata grazie al progetto europeo “Life Bear Smart Corridors”. Comune, Parco e società che gestisce la raccolta rifiuti stanno valutando ulteriori misure per contenere la diffusione dei rifiuti nel centro cittadino.
L’auspicio delle autorità è che queste iniziative, affiancate da campagne di informazione e sensibilizzazione, contribuiscano a costruire «una convivenza serena e responsabile tra comunità locali e fauna selvatica, evitando situazioni di pericolo e garantendo benessere a tutti, cittadini e orsi compresi».
Chiedi a ChatGPT
Correlati
Pubblicità
