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Andrà in carcere Ariana Orazi figlia della 78enne Rosina Carsetti uccisa nella sua villetta a Montecassiano il 24 dicembre 2020. La Corte di Cassazione ha confermato la sentenza della Corte d’Appello di Ancona dove Arianna Orazi era stata condannata all’ergastolo per omicidio e il nipote della vittima Enea Simonetti a 27 anni di carcere, 4 anni e sei mesi invece sono stati inflitti al marito di Rosina, Enrico Orazi, considerato responsabile di maltrattamenti in famiglia e simulazione di reato .
Un delitto che ha scosso la comunità Montacassiano nel giorno della vigilia di Natale di quasi 5 anni fa. La chiamata ai carabinieri, il racconto di un presunto ladro che si sarebbe introdotto in casa e avrebbe ucciso Rosy poi le incongruenze, le intercettazioni, un quadro indiziario pesante che ha portato all’apertura del processo a carico dei famigliari di Rosina. Una donna che pochi giorni prima si era rivolta ad un centro antiviolenza con cui aveva preso un appuntamento forse per confessare i maltrattamenti subiti dai sui famiglia, appuntamento a cui non si presenterà mai perché strangolata nella sua stessa casa.
La Corte d’Appello aveva in parte ribaltato la sentenza del tribunale di Macerata. La figlia infatti era stata assolta in primo grado per l’omicidio, mentre in secondo grado è stata condannata alla massima pena per omicidio aggravato e premeditato. Per il nipote Enea Simonetti, unico condannato all’ergastolo in primo grado per l’omicidio, la pena è stata ridotta a 27 anni. Che Arianna sia stata la mente dell’omicidio anche i giudici della Cassazione ne sono convinti. Tutti e tre gli imputati sono stati anche condannati per maltrattamenti, reato per il quale erano stati assolti in primo grado. Alla lettura del verdetto presenti a Roma gli avvocati Olindo Dionisi che assiste Arianna Orazi e Andrea Netti che difende e rappresenta Enea Simonetti. Per Enrico Orazi l’avvocato Mauro Paolinelli.
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