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Dopo la storica sentenza della Corte d’Appello di Ancona, che ha riconosciuto un risarcimento di 22.000 euro a un’operatrice sanitaria aggredita sul luogo di lavoro presso l’Ast di Ascoli Piceno – la prima di questo genere in Italia – il NurSind di Ascoli Piceno ha trasformato questo importante risultato giudiziario in un’azione concreta: da qui è nata l’idea di strutturare un corso gratuito di autodifesa rivolto agli operatori sanitari, per rafforzarne la sicurezza e la consapevolezza.
A conferma dell’impegno concreto del nostro sindacato sulla sicurezza, si è appena concluso con grande partecipazione e soddisfazione il corso gratuito di autodifesa personale, organizzato e interamente sponsorizzato da NurSind Ascoli Piceno, rivolto agli operatori sanitari dell’AST. L’evento formativo, suddiviso in due giornate (17 e 31 maggio) per un totale di 8 ore, si è svolto presso la palestra EC Studio Production di San Benedetto del Tronto (SBT). Circa 20 operatori sanitari provenienti dai servizi di emergenza, reparti psichiatrici e altre unità dell’AST, hanno appreso tecniche semplici ed efficaci, immediatamente utilizzabili sia in ambito lavorativo che nella vita quotidiana, per fronteggiare situazioni di aggressione fisica o verbale.
Il corso è stato realizzato grazie alla collaborazione con AWTI – Autodifesa Wing Tsun Italia e condotto con professionalità e competenza dagli istruttori Kevin Croce (Dirigente Regionale AWTI), Kristofer Rogus (Istruttore AWTI) e Simone Rossetti (Assistente Istruttore AWTI). NurSind Ascoli Piceno sottolinea “l’incremento significativo delle aggressioni fisiche e verbali ai danni degli operatori sanitari, fenomeno purtroppo sempre più diffuso a livello locale e nazionale”. “La sicurezza sul lavoro deve diventare una priorità assoluta, non solo a parole ma attraverso azioni concrete come corsi formativi e sensibilizzazione istituzionale – conclude Nursind -. Ci auguriamo, quindi, che anche il datore di lavoro e gli ordini professionali possano organizzare corsi pratici come questo, contribuendo così attivamente alla tutela della sicurezza degli operatori. Perché la sicurezza degli operatori sanitari non è un’opzione, ma un diritto da tutelare ogni giorno”.
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