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È stato condannato a un anno e dieci mesi di reclusione un uomo di 32 anni, di origine marocchina, per tentata rapina impropria. La sentenza è stata emessa dal tribunale di Ancona in relazione a un episodio risalente al 3 luglio 2019, avvenuto nella frazione di Campocavallo di Osimo.

Quel giorno, un uomo di 52 anni stava facendo ritorno da una corsa lungo la pista ciclabile della zona, frequentata da molti appassionati di attività all’aperto, quando ha sorpreso il 32enne intento a rovistare nella sua auto parcheggiata nei pressi della sede dei Testimoni di Geova. Il ladro, per introdursi nel veicolo, aveva infranto un finestrino con un sasso, riuscendo ad impossessarsi di un marsupio nascosto sotto il sedile contenente effetti personali del proprietario.

Scoperto, l’uomo ha tentato la fuga, abbandonando il bottino a terra. Il 52enne ha cercato di inseguirlo, ma è stato bloccato da una minaccia: "Se ti avvicini ti dò una pugnalata", avrebbe detto il ladro. La vittima ha immediatamente allertato i carabinieri.

Il furto si inseriva in una serie di episodi simili avvenuti nella stessa zona, ai danni di sportivi che lasciavano le auto incustodite durante l’attività fisica. Grazie alla descrizione fornita dalla vittima e a un riconoscimento fotografico effettuato tramite immagini prese da Facebook, i militari dell’Arma sono risaliti all’identità del sospettato, un residente della zona.

Nonostante la difesa, rappresentata dall’avvocato Paolo Mengoni, abbia sempre negato ogni addebito da parte dell’imputato, la testimonianza della vittima e le circostanze raccolte hanno portato alla condanna.

All’epoca dei fatti, il 52enne aveva anche scritto un post su Facebook, rivolgendosi al sindaco per chiedere l’installazione di telecamere di sorveglianza nell’area, al fine di contrastare i continui episodi di microcriminalità.

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