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ASCOLI PICENO – È stato firmato il nuovo accordo di collaborazione tra il Comune di Ascoli Piceno e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ascoli, Fermo e Macerata, che introduce un importante snellimento nelle procedure autorizzative per l’installazione dei dehors nei pubblici esercizi cittadini. Alla firma erano presenti il sindaco Marco Fioravanti, il Soprintendente Giovanni Issini e l’assessore all’Urbanistica Gianni Silvestri.
Un’intesa che mira a semplificare le pratiche burocratiche e al contempo salvaguardare il centro storico ascolano. «Vogliamo coniugare vivibilità urbana e sviluppo economico – ha affermato il sindaco Fioravanti – migliorando la macchina amministrativa e garantendo una tutela responsabile del nostro patrimonio». A fare eco il Soprintendente Issini, che ha definito l’accordo “una prima assoluta nelle tre province, un modello da replicare in altri territori per armonizzare esigenze commerciali e rispetto dei beni culturali”.
L’intesa si inserisce nel percorso di approvazione del nuovo regolamento comunale sui dehors, che sarà discusso in Consiglio comunale. «L’accordo siglato è propedeutico alla regolamentazione definitiva – ha sottolineato l’assessore Silvestri – e consente di rispondere alle esigenze delle attività economiche in modo concreto e rapido, sempre nel rispetto delle caratteristiche storico-artistiche del nostro centro cittadino».
Nel dettaglio, il protocollo introduce un meccanismo autorizzativo semplificato: le richieste di occupazione temporanea del suolo pubblico conformi al Regolamento potranno essere automaticamente considerate approvate anche dalla Soprintendenza. Il Comune avrà l’obbligo di inviare comunicazione all’ente entro 10 giorni dal rilascio.
L’accordo distingue tre categorie di dehors:
Categoria A: sedie, tavoli, cestini, comunicazione visiva. Consentiti in tutto il territorio comunale, escluse Piazza del Popolo e Piazza Arringo.
Categoria B: include anche ombrelloni e illuminazione. Ammessi nelle principali vie e piazze, con le medesime eccezioni della categoria A.
Categoria C: prevede anche pannelli frangivento e sistemi di riscaldamento. Autorizzabili in aree selezionate, ma non nei luoghi storici più sensibili come Piazza Ventidio Basso, via del Trivio e parte di corso Mazzini.
Sono invece esclusi gli allestimenti non previsti dal regolamento, come strutture gonfiabili, totem pubblicitari e installazioni metalliche. Il documento chiarisce anche le regole per cartelli e pubblicità, che dovranno essere di dimensioni contenute, non ancorati alle pareti, in numero limitato e in linea con il decoro architettonico.
Con questa firma, Ascoli Piceno si dota di uno strumento moderno per coniugare valorizzazione del commercio e rispetto del proprio patrimonio storico. Una svolta amministrativa che punta a semplificare senza rinunciare alla qualità.
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