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ANCONA – «Ci sono tanti minori, abbiamo allestito una ludoteca d’emergenza al PalaRossini per accoglierli, sull’esperienza maturata ai tempi del sisma del Centro Italia». Le parole di Rosaria Del Balzo Ruiti, presidente del Comitato regionale della Croce Rossa Marche, restituiscono il volto più umano e concreto dell’accoglienza andata in scena oggi ad Ancona, durante lo sbarco della nave umanitaria Ocean Viking, attraccata in porto alle 8.25 con a bordo 276 migranti, tra cui tre neonati, una donna incinta e 85 minori non accompagnati.

Si tratta del sedicesimo approdo della Ocean Viking nella città dorica, e ancora una volta la macchina della solidarietà si è attivata con tempestività ed efficienza. Al porto, oltre 60 volontari della Croce Rossa hanno lavorato in sinergia con le forze dell’ordine, la protezione civile, il personale medico e gli operatori dell’accoglienza per assicurare un’accoglienza dignitosa, sicura e rapida alle persone soccorse.

La nave, operata dalla Sos Mediterranee, ha effettuato tre diversi salvataggi nella notte tra venerdì e sabato scorso, in area SAR tra Malta e Tunisia, raccogliendo uomini, donne e bambini provenienti da Paesi duramente segnati da guerre, povertà e instabilità: Eritrea, Etiopia, Somalia, Sudan, Pakistan, Egitto, Bangladesh, Marocco, Guinea e Palestina.

Il gruppo è composto da 181 adulti, 10 minori accompagnati e 85 non accompagnati, molti dei quali in condizioni di forte stress psicologico. Grazie al supporto delle strutture logistiche allestite in città, i più piccoli sono stati trasferiti al PalaRossini, dove sono stati accolti in uno spazio ludico attrezzato, con volontari pronti ad assisterli anche emotivamente.

Le operazioni di sbarco, iniziate immediatamente dopo l’attracco, si sono concluse in mattinata in modo ordinato. Le procedure di identificazione e assistenza sanitaria sono proseguite per tutta la giornata, con particolare attenzione ai più fragili.

Le autorità locali hanno espresso soddisfazione per l’efficienza dell’intervento. «Ancona si conferma città dell’accoglienza e della solidarietà», è il commento ricorrente tra i volontari e le istituzioni presenti. Intanto si lavora alla redistribuzione dei migranti, secondo i piani concordati con il Ministero dell’Interno, per il successivo trasferimento in strutture adeguate.

Un’altra giornata di umanità concreta nel cuore dell’Adriatico, dove la solidarietà non conosce bandiere.








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