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ASCOLI PICENO – La settimana scorsa il primo contatto, nelle ultime ore il secondo. Di qua patron Massimo Pulcinelli, di là Francesco Pecci (nella foto), amministratore delegato della Uniko SB Spa, società con sede a Orte, nel Viterbese, specializzata nella realizzazione di opere edili. Sul tavolo la cessione dell’Ascoli Calcio.
Premessa: Pecci non ha formulato un’offerta ufficiale per rilevare il pacchetto di maggioranza del club bianconero. Ma la trattativa è appesa a un filo. “Probabilmente non andrà in porto. I tempi sono ristretti” dice Pecci a Vera TV. “Per fare un’operazione di questo tipo sarebbe necessario avere un tempo che ci consenta di fare una due diligence e di verificare tanti aspetti di una società che ha una storicità sotto tutti i punti di vista. Ma i tempi stretti in vista dell’iscrizione (6 giugno, ndr) non ci danno questa possibilità”.
Quindi il passaggio sul sindaco Marco Fioravanti e sugli imprenditori locali messi attorno allo stesso tavolo venerdì scorso, nell’incontro tenutosi ad Ascoli (clicca QUI): “Straordinario il sindaco, straordinari anche loro. Si sono adoperati tanto, impegnati a livello economico. Ma ribadisco: non abbiamo il tempo per arrivare agli elementi giusti per fare una corretta valutazione dell’operazione”.
Stando a quanto trapela, la distanza tra le richieste di Pulcinelli e l’offerta che l’imprenditore di Orte metterebbe eventualmente sul tavolo sarebbe ancora molto ampia, tra debiti, gestione dei crediti e parco giocatori. Pecci, però, a tal proposito dice: “Non è tanto un fattore economico, ma legale e di compliance di alcune tematiche. Una società per azioni come la nostra deve avere smarcati una serie di quesiti legali prima di procedere con un’operazione del genere. Se si riapre la trattativa? Sarebbe una grande sorpresa, a oggi è quasi saltata” conclude Pecci.
Ha collaborato Luigi Miozzi
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