Condividi:
Nel corso di un’operazione congiunta tra il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Pesaro e Urbino e il Reparto Operativo Aeronavale di Ancona, è stata sequestrata un’area di circa 465 metri quadrati situata nel comune di Montelabbate, in provincia di Pesaro. All’interno del sito, le Fiamme Gialle hanno rinvenuto un’ingente quantità di rifiuti speciali, alcuni dei quali classificati come pericolosi, abbandonati in modo illecito.
L’intervento è scaturito da un’attività di controllo ambientale rivolta agli insediamenti industriali presenti nel territorio. Durante le operazioni di monitoraggio, i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Pesaro, in collaborazione con la Stazione Navale di Ancona, hanno individuato l’area contaminata, dove i rifiuti erano stati lasciati esposti agli agenti atmosferici, in evidente stato di degrado.
Una volta effettuato l’accesso ai locali dell’azienda proprietaria del terreno, gli inquirenti hanno potuto verificare lo stoccaggio illecito di oltre 560 tonnellate di materiali di scarto derivanti da lavorazioni industriali. Tra i rifiuti rinvenuti figurano fusti contenenti vernici e solventi, rottami metallici, legname, sacchi industriali danneggiati con residui di sabbiatura e plastica di vario tipo.
Alla luce dei rischi ambientali e sanitari connessi alla presenza e allo stato di conservazione dei rifiuti, le autorità hanno disposto il sequestro dell’intera area. Il legale rappresentante dell’azienda è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Pesaro per gestione illecita di rifiuti, reato punito dal Testo Unico Ambientale con pene che prevedono l’arresto da sei mesi a due anni e sanzioni pecuniarie fino a 26.000 euro.
L’operazione si inserisce nell’ambito dell’impegno continuo della Guardia di Finanza nella tutela dell’ambiente e della salute pubblica, attraverso attività di contrasto agli illeciti ambientali.
Si precisa che il procedimento penale è attualmente nella fase delle indagini preliminari e che, secondo i principi del nostro ordinamento, l’indagato è da considerarsi innocente fino all’eventuale condanna definitiva.
Correlati
Pubblicità

Pubblicità
